La donazione è stata resa pubblica durante una conferenza stampa tenutasi presso il Rettorato dell’Università di Bologna il 7 novembre 2012.
L’archivio contiene tutte le carte note e quelle non ancora divulgate che permisero all’ing. Catania di ottenere dalla Corte Suprema degli Stati Uniti d’America la riabilitazione completa dello studioso italiano, che fu dunque dichiarato «inventore del telefono».
Si è così portato a compimento il disegno avviato da Marconi stesso, che per primo sollevò la questione della paternità dell’invenzione del telefono a livello internazionale, sostenendo l’opera di Meucci. Per ricordare tutte queste vicende è stata allestita nelle sale del Museo Marconi a Villa Griffone una apposita postazione.
Il vasto archivio è ora a disposizione degli studiosi presso la Fondazione Marconi, nella sede distaccata di Mongardino, dove è stato ricostruito l’intero studio di Basilio Catania (che fu anche ricercatore di grande spessore: si è occupato di comunicazioni ottiche e ha svolto studi profondi sul concetto di informazione). L’Università di Bologna sta predisponendo un programma di analisi e valorizzazione di questo importante materiale, che ha già suscitato l’interesse di molti ricercatori stranieri.